Secondo un nuovo studio nazionale, la celiachia in Italia interessa il 2% della popolazione, ovvero circa 1 milione di persone. Dopo 20 anni è purtroppo da rivedere al rialzo la stima secondo cui la malattia interesserebbe l’1% della popolazione italiana, ovvero circa 600.000 persone. Lo rivelano gli esperti, che il 27 settembre si sono riuniti a Milano per l’8° Convegno Annuale “The Future of Celiac Disease” dell’Associazione Italiana Celiachia (AIC).
Nel comunicato stampa pubblicato dall’AIC sul suo sito, si fa il punto della situazione sulla celiachia nel nostro Paese. I punti salienti del testo pubblicato sono:
– In media ci vogliono sei anni per avere la diagnosi
– I sintomi sono sempre meno canonici
– È fondamentale monitorare i cosiddetti “pazienti camaleonte”
– È altrettanto importante formare medici-sentinella affinchè riconoscano i sintomi atipici
– È al vaglio la realizzazione di una lista di sintomi, compresi quelli correlati alla celiachia come la tiroidite autoimmune
– In futuro potrebbero bastare esami immunologici sul sangue, la gastroscopia sarebbe evitabile al fine della diagnosi
– Sono in atto manovre per rendere la dieta senza glutine meno costosa
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