Come ogni 14 novembre, oggi si celebra la Giornata Mondiale del Diabete, creata dalla federazione internazionale del diabete e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità nel 1991 in risposta alla crescente sfida alla salute posta dal diabete.
Oggi si contano oltre 425 milioni di malati nel mondo e circa 3,7 milioni solo in Italia. È però importante fare un distinguo tra diabete di tipo 2 e diabete di tipo 1. Il primo si riferisce a una patologia cronica che colpisce indipendentemente dal sesso e dall’età, è maggiormente presente in età adulta e la sua incidenza aumenta con l’età anagrafica, ma è prevenibile in oltre l’80% dei casi con l’adozione di uno stile di vita sano. Il diabete di tipo 1 invece è una patologia autoimmune e purtroppo colpisce soprattutto i bambini. « In Italia ci sono 25 mila casi di diabetici di tipo 1 fino a 18 anni, su 240 mila complessivi», spiega Rita Stara, vicepresidente dell’associazione Diabete Italia.
Dal momento che tutte le malattie autoimmuni hanno una stretta correlazione, il diabete di tipo 1 interessa in maniera importante il mondo della celiachia. Secondo recenti studi, la celiachia è evidenziabile dall’1,5% al 10% dei soggetti affetti da diabete di tipo 1.
Nel rapporto “la gestione clinica dell’associazione fra celiachia e diabete di tipo 1” si legge: “I virus (quelli più frequentemente citati come corresponsabili dell’esordio del diabete sono Coxsackie B4, Echovirus, Rosolia, Parotite, CMV, Rotavirus) potrebbero innescare il processo autoimmune e/o precipitare l’esordio clinico della malattia agendo anche nel periodo pre/perinatale tramite: rilascio di molecole intracellulari per danno diretto alle betacellule; modificazione di proteine endogene con conseguente produzione di autoantigeni; induzione di una risposta immunitaria specifica; incremento del livello di citochine tossiche per la beta-cellula”.
È fondamentale per un celiaco diagnosticato effettuare periodicamente gli esami di screening per escludere l’insorgenza della malattia. Viceversa, lo stesso vale per un diabetico di tipo 1 nei confronti della celiachia.
Per maggiori informazioni sul rapporto “la gestione clinica dell’associazione fra celiachia e diabete di tipo 1”, clicca qui.
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