L’altro giorno ho deciso di far mangiare a Gaia la sua prima piadina. Volevo che fosse il più simile possibile a quella tradizionale con glutine, onde evitare di vederla metterci una croce sopra una volta e per sempre solo per un impasto di scarsa qualità. Mi son dunque recata al negozio specializzato dove continuo a comprare quei prodotti senza glutine che la grande distribuzione non mette a scaffale. Ce n’erano diverse e di diversi marchi ma già l’estetica non era convincente. Passo davanti al banco frigo e dentro ci vedo un paio di confezioni di piadine a marchio Belli Freschi. Non sembrano male e le compro. A cena ne preparo una per me e Gaia e una per il papà, che non apprezza molto i cibi senza glutine. E invece, in questo caso, si deve ricredere! Piadine buonissime, pressochè uguali a quelle con glutine (e chi è abituato a mangiare senza glutine sa che nel 99% dei casi la differenza si sente eccome). Sono allora andata a curiosare sul sito del marchio che in realtà è una gestione famigliare attiva in provincia di Forlì Cesena. Ho così scoperto che oltre alle piadine, Belli Freschi firma una serie di altri prodotti tipicamente romagnoli (ma non solo). Che si possono persino ordinare a domicilio! Non ho potuto far a meno di scrivere i miei complimenti ai titolari del laboratorio. Dopo qualche giorno mi hanno risposto con una mail che, condividendo in pieno, non posso non pubblicare: “…Lavoriamo proprio per dare alle persone celiache, e in particolar modo ai bimbi, un segno che mangiare senza glutine non è una condanna ma una specialità!!! Siamo romagnoli, amiamo la piadina e i crescioni. Adoriamo comunque la pizza e le tigelle e ci piace fare colazione come tutti, magari al bar con una brioche che il barista può riscaldare nell’apposita busta. Ci piace fare colazione insieme alla nostra famiglia e mangiare con essa. IL CIBO DEVE UNIRE, NON DIVIDERE”.