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Come si capisce se un cibo è idoneo per un celiaco?

Un celiaco deve assumere a vita cibi senza glutine. Ma come riconoscerli? Andiamo con ordine e facciamo un passo indietro fino alla diagnosi.

L’iter per la diagnosi di celiachia prevede in primis degli esami del sangue. In particolare la diagnosi si avvale ad oggi dei seguenti dosaggi anticorpali: gli AGA(anticorpi anti-gliadina di classe IgA e IgG), gli EMA (anticorpi anti-endomisio di classe IgA) e i tTG(anticorpi anti-transglutaminasi tissutale di classe IgA). Le analisi vanno fatte quando si sta seguendo una dieta libera, cioè assumendo glutine. In seguito, se i valori sono fuori norma, è prevista una visita gastroenterologica con conseguente gastroscopia. La diagnosi si ha solo ed esclusivamente a seguito di gastroscopia (fanno eccezione i bambini che, secondo il protocollo Espghan, possono evitarla in determinati casi).

Ciò che la gastroscopia evidenzia in un organismo affetto da celiachia e a dieta libera (vale a dire che al momento dell’esame sta assumendo glutine) è l’appiattimento dei villi intestinali. Questo perchè l’intolleranza al glutine viene contrastata dall’organismo con la produzione di una risposta anticorpale che causa un danno alla mucosa intestinale e una conseguente ridotta capacità di assorbimento dell’intestino. Affinchè questi villi si recuperino e si tutelino durante l’arco della vita, l’unica cura è una dieta senza glutine perenne e intransigente.

Ma quali sono i cibi idonei per un celiaco? Alla base si distinguono tre categorie:

1 i cibi sempre idonei come frutta, verdura, carne e pesce TALI E QUALI, vale a dire non elaborati e non addizionati di alcun ingrediente

2 i cibi mai idonei in partenza come pasta, pane e alimenti realizzati con farine glutinose

3 i cibi “in dubbio” che risultano idonei solo se hanno determinate caratteristiche. In particolare risultano idonei gli alimenti di questa categoria di mezzo

– se in etichetta riportano la scritta “senza glutine” (esattamente questa, non “no glutine” o “non contiene glutine”)

– se sulla confezione riportano il simbolo della spiga sbarrata

– se sono inseriti nel prontuario AIC (che si riceve direttamente a casa o si può visionare nell’apposita app previa sottoscrizione all’associazione)

Le indicazioni su come categorizzare e analizzare i vari alimenti sono riassunte nell’ABC del celiaco che riporta in dettaglio le caratteristiche dei cibi idonei, di quelli non idonei e di quelli da verificare. Personalmente suggerisco di averlo sempre con sè cos’ da poterlo consultare in ogni occasione. Io ne ho una versione in pdf sul cellulare, ad esempio, e in caso di dubbio risulta semplice fare ricerca tramite “lente di ingrandimento” e capire se l’alimento per il quale sono in dubbio è o meno idoneo per Gaia.

Per scaricarlo in pdf, clicca qui.

 

 

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