E meno male che gli scompensi ormonali dovrebbero diminuire dopo il primo trimestre! All’alba del sesto mese sono ancora alle prese con un’emotività ai limiti del comprensibile (oltre che con un’influenza che non fa altro che aumentare la scorta di fazzoletti in borsa). Certo, le mie giornate non sono un susseguirsi incessante di umori. Non sono triste un secondo prima di gioire e non credo di essere diventata nevrotica e intrattabile (o almeno non più di quanto già non lo fossi prima). Però devo fare i conti con una forte sensibilità. Mi commuovo per qualsiasi cosa: dalla scoperta dell’imminente paternità di un vecchio conoscente perso di vista da anni a un programma in tv, dai vestiti premaman prestati da una carissima amica a un movimento della bimba nella notte tanto forte da svegliarmi. Ma a parte questa “lacrima facile” sto decisamente bene. Tanto bene da non crederci quando mi sento dire che ora della fine sarò stanca della pancia. Al momento ne sono quasi innamorata. È viva e con un suo carattere ma non pesa, non mi limita e anzi mi tiene compagnia nei tanti impegni quotidiani. Faccio tutto quello che facevo prima e anche di più. Leggi un corso di nuoto e uno di fotografia (ne parlerò a breve quando avrò un po’ più di materiale per commentarli). Insomma vedendo come sto adesso, se penso al mondo in cui verremo di colpo catapultati nel momento in cui nascerà, non mi dispiacerebbe fermare il tempo a questo momento. Però forse non è vero. Forse è troppa la voglia di conoscerla.